Laboratorio per attori-perfomer con ELEONORA DANCO

28/01/19 - 01/02/19

Laboratorio per attori-perfomer”
con ELEONORA DANCO
“Partire da se stessi per arrivare a tanti”

da lunedì 28 gennaio a venerdì 1 febbraio
orario 10:30- 16:30

ISCRIZIONI
Il seminario è riservato ad attori e performer tra i 18 e i 37 anni.
Verranno selezionati max 12 partecipanti

E’ necessario inviare foto, curriculum
(entro e non oltre 10 gennaio)
OGGETTO: LAB Eleonora Danco Nome+Cognome

mail to : fivizzano27@gmail.com
(I selezionati riceveranno conferma entro il 14 gennaio)

Per maggiori informazioni scrivere a fivizzano27@gmail.com

le risposte verranno comunicate entro il 14 gennaio

OBIETTIVI E MODALITA’ DI LAVORO
Il seminario spazierà in tutti i livelli del lavoro che Eleonora Danco porta avanti da anni nei suoi seminari performativi dove applica la sua tecnica.
Voce e corpo devono fondersi in qualcosa che solo in apparenza sembri naturale. Fare un teatro dove ti sbilanci richiede un’adesione totale.
Andare a fondo. Nessuna remora per te stesso.
Con una serie di passaggi, studi, concentrazione e coraggio si può arrivare alla libertà e potenza del teatro.
Partire da se stessi per arrivare a tanti.
Lavorare sulla provenienza. Uno studio su ogni singolo partecipante.
Un processo con la propria memoria.
In teatro si va non per fare bella figura ma per combattere.
È una lotta. Uno studio e alla fine una conquista.
Partiamo dal trauma.
I traumi segnano il nostro destino, dal modo di camminare al modo di reagire, di pensare. Il trauma molto spesso si sviluppa negli anni della formazione inconscia.
Noi siamo il succo di quello che ci è stato trasmesso di quello che abbiamo assorbito nell’infanzia. L’arte è una possibilità di
riscrivere un suono. Uno studio pari alla ricerca scientifica.
Ri-Utilizzare il trauma.
Ribaltare il concetto di espiazione.

In teatro si può utilizzare tutto: un trauma, una mancanza subita
nell’infanzia. Imposizioni a cui si è dovuto sottostare. Urgenze che non si è riusciti a esprimere. Ma anche le fragilità delle persone più
vicine a noi nell’infanzia. I genitori, I fratelli.
Anche La vitalità e l’energia che abbiamo dentro
Chi fa l’attore molto spesso ne possiede una dose maggiore degli altri.
Per questo è attratto come una calamita dal teatro.
Gli esseri umani visti da fuori, compresi noi stessi siamo pieni di
ottusità. Limiti.
Ma sono proprio i limiti che rendono potente un soggetto scenico.
Limiti che solo lo spettatore deve vedere.
Questa deve essere la capacità dell’attore.
L’attore è come lo scrittore, il pittore, deve rendere in un istante
l’essenza di quello che vuole far arrivare. Ma quell’istante, quella scelta comportano un lavoro continuo e perseverante. Rendere senza mostrare. Stare dentro senza far vedere lo sforzo.
Saperlo e non saperlo.
Una volta trovato l’approccio fisico al testo, alla scena, si lavora
sulla struttura e la costruzione del personaggio.
Quanto di te stesso devi mettere? E in che modo? Cosa?
Come si fa a far coincidere a sfruttare se stessi in un personaggio?
Si lavorerà sui testi di Eleonora Danco pubblicati nella raccolta Ero Purissima edito da Minimumfax
Una serie di personaggi, comici, drammatici in un teatro anche fisico performativo.
Che usa tanto il corpo quanto la parola. Testi sotto forma di brevi monologhi, dialoghi, sia in italiano che in slang romano.
Sono personaggi colti in moneti estremi. A loro insaputa. E’ il
pubblico che vede la loro realtà. Personaggi tragici e comici. Vitali.
Che permettono di lavorare sul ritmo, sulla tecnica e sul tempo scenico.
Arrivare all’essenza significa anche sbagliare sperimentare esagerare.
La voce viene dalla condizione.
Il rapporto con la vitalità è il legame con l’attenzione dello
spettatore. Corsa Gioco Divertimento Provocazione. Buio ombra.
L’approccio fisico al palcoscenico l’uso del corpo, l’impostazione del testo attraverso l’inconscio, la fisicità, la fantasia che ognuno di noi possiede.
Nessun attore brillerà mai se non trova e mette qualcosa di se stesso, applicandolo al testo, facendolo arrivare agli altri.

Una serie di esercizi psicofisici e tecnici che Eleonora Danco ha
sviluppato in anni di attività performativa e di drammaturgia, e regia teatrale, un insieme di tecniche, che porta avanti nei suoi spettacoli e nei seminari da lei ideati e diretti; far aderire testo, voce, e corpo in maniera potente e naturale, intima e d’impatto.
Performance – Attore solo in scena- l’uso del corpo inconscio – prima della parola – sapendolo e non sapendolo – stato di trance.
Si lavorerà sul corpo.
Sull’uso dello spazio.
Sull’errore come invenzione.
Corsa Gioco Divertimento Provocazione.
La costruzione di un’interpretazione fisica dove la parola è senza enfasi.
La dizione.
L’uso della voce in relazione al corpo.
Stato di trance nell’interpretazione, flusso di coscienza, abbandono.
Il teatro fisico è frutto di una serie di passaggi che in scena devono fondersi.
Fino a scomparire.

IMPATTO STUDIO
L’arte non è mai improvvisata.
Ottenere la semplicità è il lavoro più impegnativo, ma anche più avvincente.
In teatro dobbiamo essere talmente dentro quello che facciamo da diventare universali, in cui tutti si possano riconoscere.
In alcuni esercizi chiederò per esempio di rievocare ricordi della
propria infanzia, controllando la voce, le mani, o i piedi.
Affiancare movimenti fisici in apparenza slegati da quello che stanno dicendo; saltando o muovendo la testa. Voltati contro un muro.
Sdraiati a terra.
Il corpo è uno strumento, imparare a controllarlo con naturalezza, le espressioni, anche le più astratte si devono comprendere.
Allo stesso tempo, una improvvisazione sulla loro memoria e infanzia,
che diventa una sorta di composizione di testo, sforzarsi di far
arrivare l’essenza. Questo aiuterà anche nella vita. Imitazione.
Un incitamento alla fantasia e all’ambizione.
Il principio della regia. Anche attraverso un gioco, una messa in
scena. La voce. Una potenzialità incredibile. Esercizi per arrivare al
sentimento del personaggio.
Mantenere attraverso l’interpretazione la propria personalità.
Il teatro che intendo io permette di trovare ed esprimere se stessi.

ELEONORA DANCO _ Regista, Drammaturga, Performer, Attrice.
Il suo ultimo debutto a Roma è stato Deversivo, scritto diretto ed interpretato andato in scena al Teatro India dal 19 al 29 ottobre 2017. Produzione teatro di Roma
Lo spettacolo record d’incasso della stagione sarà ripreso al Teatro India all’interno della “Trilogia Danco” dal 29 novembre al 9 dicembre 2018. L’esordio nel 1998, con Ragazze al muro. Nel 2000 vince il festival di Casalbuttano sulla nuova drammaturgia con Nessuno ci guarda. Seguono Ero Purissima, titolo anche di una raccolta dei suoi testi teatrali pubblicata da Minimum Fax (2003); Me vojo sarva’ (2005); Sabbia (2005); La Giornata Infinita (2007); Scroscio (2009); Squartierati (2011); Intrattenimento Violento (2012); Senza titolo 3 (2012); Donna numero 4 (2012), testo pubblicato da Skirà e prodotto da Expo 2015. Ha scritto su commissione ed è stata prodotta dal Teatro Stabile di Roma, Parma, Torino, Napoli, per Expò 20015, e Triennale di Milano. Ha realizzato documentari radiofonici e monologhi per Radio3. Nel 2014 ha scritto, diretto, e co\interpretato, il suo primo film N-CAPACE, prodotto da Rai Cinema e Mibac, BIBI Film. N-CAPACE ha vinto due menzioni speciali in concorso ufficiale al 32° Film Festival di Torino, è stato designato miglior Film dal Sindacato Critici Cinematografici Italiani 2015, oltre che candidato al David di Donatello e ai Nastri D’argento, ha vinto il Ciak D’oro 2015 e altri premi e riconoscimenti. Ha ideato e dirige seminari per attori professionisti e per adolescenti. Come attrice in cinema ha lavorato, tra gli altri, con Daniele Luchetti,che l’ha scelta come attrice co\protagonista nel film “Io sono Tempesta”. Con Elio Germano e Marco Giallini. Inoltre a Nanni Moretti, Cristina Comencini, Marco Bellocchio, Michele Placido, Gabriele Muccino, Pupi Avati, Ettore Scola. Scrittrice editorialista per il quotidiano il Messaggero, 2007.
E’ in preparazione della serie tv da lei ideata e diretta di prossima produzione
Per il teatro sta lavorando al progetto, Bocconi Amari-Semifreddo.
Testo a cinque personaggi. Scritto e diretto